La politica del Vangelo

  Giornate teologiche 2025
12-13 settembre
Padova, IFED, Via P.M. Vermigli 13

In una realtà come quella italiana, dove con troppa faciloneria la politica viene letta con sospetto, disimpegno e indifferenza, è possibile accostare la stessa al Vangelo? Nell’organizzare le Giornate teologiche del 2025, non è stato necessario porsi la domanda, perché il pensiero e la storia dell’IFED partono dall’affermazione positiva, che Gesù è il Signore di tutta la realtà e quindi anche della dimensione politica. Il tema della teologia pubblica non è nuovo nella storia dell’Istituto. In altre edizioni delle Giornate teologiche (Fede e società, nel 1997, ad esempio) ed in diversi numeri della rivista Studi di teologia, sono state affrontate diverse questioni, dal punto di vista storico, ma soprattutto teologico. In questa occasione, quindi, la riflessione sul tema è andata avanti, ponendosi piuttosto la domanda “quale politica si comprende dal Vangelo di Dio?”.

La risposta è stata cercata nelle Scritture. Attraverso cinque contributi, imperniati sul testo di Romani 12-13, è emersa con chiarezza la responsabilità pubblica del pensiero cristiano. Leonardo De Chirico (docente IFED e pastore a Roma) ha aperto spiegando “La politica della trasformazione non conformista” (Rm 12,1-2), da cui è emersa la necessità di una nuova visione del mondo, prodotta dalla potenza del Vangelo in chiunque crede, per offrire una vera alternativa pubblica.
 
Giuseppe Rizza (docente IFED e pastore a Trento) con “La politica delle responsabilità differenziate” (Rm 12,3-8), ha evidenziato la capacità della nuova società rappresentata dalla chiesa del Signore, di coniugare in maniera sobria l’unità con la diversità. L’intervento di Luigi Dalla Pozza (docente IFED e pastore a Verona), “La politica dell’amore sovversivo” (Rm 12,9-21; 13,8-10), ha sottolineato la dimensione concreta dell’amore cristiano nell’impegno pubblico per il bene.

“La politica della sottomissione vigilante” (Rm13,1-7), presentata da Pietro Bolognesi (direttore e docente IFED, pastore a Padova), ha aiutato a chiarire l’idea biblica di autorità. Essa è stata inventata ed è legittimata da Dio stesso, il quale delinea i ruoli e circoscrive i compiti, favorendo la vita dell’umanità nel suo mondo. Giacomo Ciccone (presidente dell’Alleanza Evangelica Italiana), nel presentare “La politica della militanza evangelica” (Rm 13,11-14), ha attirato l’attenzione verso l’attuale momento cruciale vissuto dalla chiesa del Signore nell’affermare senza indugi l’autorità del Signore ed il privilegio di promuovere i suoi disegni ed i suoi valori.

Ai contributi biblico-teologici si sono alternati gli interventi di carattere storico, a testimonianza della fecondità offerta nei secoli dal cristianesimo alla riflessione politica. La figura di Althusius (1557-1638), presentata da Lucia Bianchin (docente Università di Trento), in quanto primo teorizzatore del federalismo, ha evidenziato la capacità della Riforma protestante di influenzare in maniera integrale tutta la cultura. Allo stesso modo, Abraham Kuyper (1837-1920), presentato da Tommaso Manzon (insegnante di liceo, pastore a Lodi), rimane un punto di riferimento imprescindibile per chi intende comprendere come la politica del Vangelo sia in grado di essere vissuta concretamente.
 
Molto utile la Tavola rotonda dal titolo “Cristiani e potere: itinerari della storia, sfide del presente”, in cui il Prof. De Chirico ha interagito con Marco Settembrini (Facoltà di teologia dell’Emilia Romagna) su temi legati alla visione cattolico-romana della politica.
 
L’intervista al Senatore della Repubblica, Lucio Malan, in collegamento remoto, condotta da Giacomo Ciccone, oltre ad offrire spunti sulle implicazioni dell’impegno politico da parte di un esponente del mondo protestante, ha permesso di toccare uno dei nodi centrali della situazione politica attuale, ossia lo stato della libertà religiosa. Si comprende come per la classe politica italiana, rimanga difficile compiere scelte nette e coraggiose in favore delle minoranze, senza pagare dazi alla componente religiosa di maggioranza. Rimane l’impressione che non ci possano essere progressi sostanziali senza prima toccare l’attuale architettura costituzionale.
 
Nell’appassionata sintesi finale, il Prof. Bolognesi ha esortato a comprendere la politica del Vangelo nel mondo di Dio, senza concessioni alle patologie dualistiche con cui si tende a inscatolare Dio stesso a destra o a sinistra. Si auspicano nuove assunzioni di “responsabilità vocazionale” da parte degli evangelici, che hanno il grande privilegio di potersi esprimere senza scissioni tra autorità e libertà. L’impegno politico è l’ambito in cui i dualismi umani sono verificati e possono essere affrontati. Il nostro Istituto, con la sua storia e la sua offerta formativa, intende continuare a mettere a disposizione le proprie risorse per chiunque sia interessato a crescere e interrogarsi sulla propria vocazione in questo ambito.

Programma

Venerdì 12 settembre

 

11:00 - 12:30

La politica della trasformazione non conformista (Rm 12,1-2) - Leonardo De Chirico

La politica delle responsabilità differenziate (Rm 12,3-8) - Giuseppe Rizza

 

15:00 - 16:00

La visione politica di Johannes Althusius - Lucia Bianchin

 

16:15 - 17:00

La politica dell’amore sovversivo (Rm 12,9-21; 13,8-10) - Luigi Dalla Pozza

 

17:15 - 18:15

La visione politica di Abraham Kuyper - Tommaso Manzon

Sabato 13 settembre

 

9:00 - 09:45

La politica della sottomissione vigilante (Rm 13,1-7) - Pietro Bolognesi

 

10:00 - 11:00

Tavola rotonda: “Cristiani e potere: itinerari della storia, sfide del presente” - con Marco Settembrini (Facoltà di teologia dell’Emilia-Romagna) e Leonardo De Chirico (IFED)
(Consegna dei diplomi e presentazione del corso di cultura teologica A.A. 2025-2026)

 

11:15 - 12:15

Domande alla politica: intervista al Sen. Lucio Malan

 

14:30 - 16:00

La politica della militanza evangelica (Rm 13,11-14) - Giacomo Ciccone

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