Leggere Paolo oggi

Studi di teologia
Nuova serie
Anno XXXVII 2025/2
N. 74


Introduzione

L'apostolo Paolo è stata una figura controversa fin dall'inizio. Le sue lettere forniscono molte prove del dibattito che, quasi universalmente, seguì la sua proclamazione del vangelo. Inoltre le fonti più antiche indicano che le sue stesse lettere generarono ulteriori discussioni (2 Pt 3,16). Questo vivace confronto non si è concluso con l'apostolo, prosegue ormai da duemila anni[1].

In effetti, la discussione su Paolo e le sue lettere non mostra segni di esaurimento. Negli ultimi anni, la letteratura su Paolo sia a livello accademico che popolare è cresciuta esponenzialmente. Le vivaci discussioni degli ultimi decenni hanno preso le distanze dalle interpretazioni tradizionali portate avanti dalla Riforma protestante in poi (sbrigativamente e dispregiativamente etichettate come la “vecchia prospettiva”)[2], ma hanno anche ridato vita allo studio di questo apostolo controverso. Se il risultato è quello di tornare alle lettere di Paolo con occhi diversi, pronti a imparare di nuovo dall'uomo di Tarso, questo può essere solo un bene per il futuro sia per gli studi accademici che per la chiesa.

Questo numero non ha lo scopo di provare a fare quello che è stato definito un "compito impossibile"[3]. E' un modesto tentativo verso una maggiore comprensione dell'apostolo stesso e delle sue lettere attraverso le quali possiamo conoscerlo direttamente. Paolo fu un teologo: dietro ogni grande teologo c'è un uomo che ama, fatica e soffre. Fu un pastore in "doglie" finché Cristo fosse formato nei credenti. Fu un missionario con l'ambizione di predicare il vangelo là dove non era ancora stato portato. Nelle sue lettere affrontò questioni urgenti nelle sue chiese, con la prospettiva coerente dell'opera redentrice di Cristo nell'adempimento delle Scritture dell'Antico Testamento (Ro 1,2-31; 1Co 15,3–4). Senza la pretesa di esaustività, i vari contributi di questo numero proveranno a ricalcare sommariamente questi aspetti.

Sotto l'aspetto teologico, interpretare le epistole paoline non è un compito facile. Bisogna riconoscere la distanza storica tra queste lettere e i nostri giorni. “Limitarsi a trasferire testi e concezioni al di là della distanza di tempo e cultura che ci separa da Paolo non è possibile”[4]. Inoltre, le sue lettere non sono trattati sistematici fuori dal tempo, ma documenti inviati a chiese alle prese con problemi specifici locali. Comprendere questi e altri aspetti è di grande aiuto per chi seriamente desidera studiare le lettere di Paolo.

Sotto l'aspetto pastorale, lungi dall'essere un teologo avulso dalle dinamiche della vita delle comunità, le lettere di Paolo testimoniano il suo cuore di pastore verso chiese in salute e quelle problematiche. Il ministero pastorale di Paolo era di fatto radicato nel carattere e nelle implicazioni del suo vangelo (2Tm 3,10).

Sotto l'aspetto missionario, è evidente il ruolo e l’importanza che Paolo dava alla predicazione. Questa, spesso caratterizzata da un forte tono apologetico, ha sempre creato contrasti decisivi con la cultura e le religioni del suo tempo. Capire i presupposti della sua predicazione sarà di immenso aiuto anche per il nostro tempo. Il Vangelo che Paolo predicò era un Vangelo universale per tutte le nazioni, perché proviene da Dio per raggiungere ogni segmento dell’umanità, in molteplici culture e lingue.

Il cammino da percorrere deve certamente essere quello di tornare con costanza alle lettere di Paolo, di prestare grande attenzione al suo uso del linguaggio nel contesto del primo secolo. E' necessario leggere ogni sezione come parte di un'unica narrazione e ascoltare questo apostolo che proclama la vittoria di Dio in Cristo con orecchie sintonizzate per cogliere la valenza sempre attuale del suo messaggio.

Diversi studenti del corso sulla lettera ai Galati insegnato nell’ambito del Corso di cultura teologica dell’IFED, A.A. 2023-2024 si sono impegnati a redigere dei brevi studi sulle ricadute del messaggio di questa lettera, sia in alcuni momenti della storia della chiesa che nei confronti di diverse sfide del nostro tempo.

Nino Ciniello

[1] Per una interessante discussione tra alcuni dei principali interpreti recenti di Paolo, cfr. M.F. Bird, Four Views on the Apostle Paul, Grand Rapids, Zondervan 2012. 

[2] Cfr. Douglas Kelly, "La giustificazione e la nuova prospettiva su Paolo", Sdt XXVII (2015/1) N. 53, pp. 72-84; T.R. Schreiner, The Law and its Fulfillment: A Pauline Theology of Law, Grand Rapids, Baker 1993, p. 11; M.A. Seifrid, “Blind Alleys in the Controversy over the Paul of History”, TynB 45 (1994) p. 74; C.P. Venema, The Gospel of Free Acceptance in Christ: An Assessment of the Reformation and “New Perspectives” on Paul, Edinburgh, Banner of Truth Trust 2006.

[3] D.E. Aune, “Recent Readings of Paul Relating to Justification by faith” in D.E. Aune (ed.), Rereading Paul Together: Protestant and Catholic Perspectives on Justification, Grand Rapids, Baker 2006.

[4] John M.G. Barclay, Paolo e la grazia, Torino, Paideia 2022, p. 229.


Sommario

Introduzione

Interpretare le epistole paoline
Thomas R. Schreiner

La predicazione di Paolo e lo scetticismo
Vern S. Poythress

I codici domestici del NT per ieri e per oggi
Nino Ciniello

BREVI STUDI

Il concetto di uguaglianza in Galati 3,25-29. Il suo valore teologico alla luce del contesto storico romano
Giosuè Bua

Il tema della libertà cristiana nei sermoni di Giovanni Calvino sulla lettera ai Galati
Deborah Lewis

Dordrecht e Galati in dialogo
Aldo A. Lucchi

Galati e i capitoli 8 e 21 della Confessione di fede battista del 1689
Marco Iotti

L’esclusività del Vangelo, con riferimento a Galati 1,6-9
Francesco Feraco

RASSEGNA

Paolo in alcuni studi recenti

LIBRI RICEVUTI

INDICE DEL VOLUME